fbpx
Far parlare di sè non è facile. Far parlare di sè in chiave positiva lo è ancora di più.
Keezy, rapper torinese di origini pugliesi ha provato a sfidare la sorte, ed anche se stesso, mettendo in scena una grande finzione.
Andiamo per gradi. Qualche tempo fa il cantante ha deciso di lanciare un nuovo singolo, annunciando d’improvviso sui social che per farlo sarebbe andato fino a New York.
Io, che già da qualche tempo monitoravo il giovane talento, sono stato molto incuriosito dal suo improvviso viaggio  e ho monitorato con attenzione ogni suo spostamento: ho seguito le sue Instagram stories, ho cercato di carpire il maggior numero di informazioni, incuriosito dall’imminente uscita di “Finto”.
Ebbene, sono stato fregato…..o meglio, lo siamo stati tutti!
Il viaggio a New York non c’è mai stato, è stato tutto costruito a tavolino. Il suo staff tecnico composto da Paolo Palmeri, Roberto Nicosia, Ilenia Virno e Marco Stefanon lo ha aiutato a realizzare materiale “fake” da diffondere e condividere affinché tutti fossero davvero convinti che il rapper fosse a New York. Ci siamo cascati.
 
Simulazione di uno scatto a New York. La location originale è Torino

 

A questo punto sorge spontanea la domanda: Perché?

“Esperimento sociale: abbiamo cercato di inviare un messaggio molto forte: abbiamo dimostrato come attraverso i social network ognuno può fingere di essere chiunque voglia, di fare qualsiasi cosa. E per farlo mi sono recluso in casa mentre il mio “io” virtuale era in giro per New York.”
 
“Prima di esser famoso, impara ad essere un uomo”. Una delle frasi del suo inedito che mi ha colpito particolarmente, tanto da fargli alcune domande inerenti al testo della canzone.
Il messaggio è forte, siamo sicuri che in tanti apprezzeranno la VERA FINZIONE di questo testo.
 
Il podcast sotto per ascoltare la nostra chiacchierata:
https://soundcloud.com/radio-base-22065686/intervista-completa-keezy
Facebook
TWITTER
YOUTUBE
Instagram