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Il 9 maggio 1978 veniva assassinato dalla mafia, per le sue battaglie contro il boss ‘Tano Badalamenti, Peppino Impastato.

Figlio di un mafioso, Peppino si ribellò alla propria famiglia, e insieme ad altri giovani di Cinisi, iniziò la sua lotta contro la criminalità organizzata.

Fondò anche una radio libera, Radio Aut, da cui partivano le denunce contro il potere mafioso, fatte sempre con tono ironico e pungente.

A parlare di questo, in collegamento ai microfoni di Radio Base, è intervenuto uno dei cofondatori di Radio Aut: lo scrittore, poeta e insegnante, oltre che grande amico di Peppino Impastato, Salvo Vitale.

Vitale ha voluto ribadire l’importanza di ricordare la vita, l’impegno e il coraggio di Peppino Impastato, in una chiacchierata in cui sono stati affrontati diversi temi, tra cui la difficoltà di parlare di mafia in un periodo storico in cui il fenomeno stesso era poco conosciuto, nonché la difficoltà di farlo attraverso il mezzo della radio.

Le sue parole, durante il programma di informazione quotidiano Bnews:

Foto di Paolo Bassani (fonte Wikipedia)

L’immagine di copertina è un collage di foto tratte da Wikipedia (autore della seconda è www.ilcompagno.it)

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